In seguito ad alcuni spoiler fatti tramite le mie IG stories, - ma
credo che me lo perdonerete perché alcune cose non so tenermele per
me - eccoci con una nuova recensione.
Dopo il grande successo del primo volume con il bestseller
“L’apprendista
geniale“,
Anna Dalton ci delizia con il secondo capitolo delle
avventure giornalistiche di Andrea, la protagonista de “La
ragazza con le parole in tasca“.
Il secondo anno al Longjoy College,
una delle scuole di giornalismo più prestigiose al mondo, sta per
iniziare e Andrea non riesce ancora a credere di aver
avuto una simile opportunità.
Ma le cose non saranno semplici, ha una borsa di studio che deve
mantenere a tutti i costi. Lei, così impacciata e introversa dovrà
farsi valere, lei che è cresciuta con i libri come unici compagni,
dovrà fare la cosa che sa fare meglio, scrivere.
Ma ora non è più sola ad affrontare tutto questo, ci sono i suoi
amici: la cinica Marilyn,
il dolce
Andre,
l’irrefrenabile Uno e, soprattutto, il misterioso
Joker, che l’ha conquistata al primo sguardo. Ma
non sempre è sufficiente. Andrea è bravissima nello studio, meno a
difendersi dagli attacchi di chi vuole metterle i bastoni tra le
ruote.
I problemi con Barbie saranno all’ordine del giorno. Diventerà
impossibile trovare un punto d’incontro e andare d’accordo con
chi ha intuito il suo talento. Ma per diventare una brava
giornalista è necessario saper lavorare insieme agli altri, e questa
mancanza di volontà potrebbe costare caro ad Andrea. La vita è
fatta di scelte, e più si cresce più esse diventano difficili.
“Avevo ragione io. Perché ci avevo messo il
cuore e la testa come in tutte le cose che facevo. E non rimpiangevo
niente. E fosse quel che fosse, anche se alla fine avessi dovuto
lasciare tutto, avrei affrontato le conseguenze delle mie azioni a
testa alta”.
Entrerà in scena anche
Zen, il nuovo studente, così simile a lei e così
affascinante da farle perdere per un attimo la rotta che la porta a
Joker. Non importa se la scuola vuole imporle scelte che non
condivide. Lei ha un obiettivo chiaro in mente, diventare una
giornalista come sua madre. Nient'altro conta per lei.
Questo è
l’aspetto più delicato del romanzo. La relazione che Andrea ha
avuto con sua madre è qualcosa di incredibile e che la sprona ancora
adesso. È davvero forte la presenza del loro legame, anche dopo anni
dalla sua morte.
Anna Dalton torna con un seguito atteso, in una Venezia magica,
ricca di saperi e antiche tradizioni, una storia che celebra la forza
dei desideri, l'importanza dell'amicizia, la magia dell'amore e il
valore delle proprie radici.
La trama mi ha affascinata subito nel
leggere il romanzo; 361 pagine scorrevoli, dalla scrittura
fresca e frizzante. Anna Dalton ha il dono di raccogliere i nostri
pensieri, quelli che teniamo per noi, e non fa altro che trascriverli in modo perfetto su carta.
La storia di Andrea e i personaggi che la circondano vi
incuriosiranno e sarete in buona compagnia.
In attesa del seguito, buttatevi in questa piacevole lettura
senza alcuna esitazione.
Chissà se Andrea riuscirà a realizzare il suo sogno...