Adenomiosi - porsi delle domande e cercare una risposta

mercoledì 9 ottobre 2019
Mi sono posta altre domande dopo l’operazione, non sentendomi del tutto bene.

La mia risposta è stata quella di trovare uno specialista che si occupa appunto di endometriosi. Ascoltando altri pareri, – grazie alla gigantesca community su Facebook, -  Endometriosi – Community, - per mia fortuna sono riuscita poi a trovarlo.

Durante la visita ha potuto constatare tramite ecografia che non c’era alcuna infiltrazione nell’intestino: – un grosso urrà per me! 😊

La seconda notizia meno bella è stata quella di avermi diagnosticato, oltre l’endometriosi, l’adenomiosi.

Ci tengo a dire che è stato l’unico che me ne abbia parlato, nessuno l’aveva mai notato – neanche colui che mi ha operata.


 Solo perchè non riesci a vederla non vuol dire che non esista!
  
L’adenomiosi, almeno così mi ha spiegato, è la sorellastra dell’endometriosi.

E’ dovuta alla presenza di endometrio nella parete muscolare dell’utero (miometrio), ciò provoca una reazione infiammatoria cronica caratterizzata da ispessimento della parete uterina che può essere localizzato e nodulare (adenomioma) oppure interessare ampie aree della parete uterina.
Nell’adenomiosi uterina, l’utero può raddoppiare o triplicare le sue dimensioni, deformandosi, e che queste aderenze possono essere la causa dei maggiori dolori, ancora più della vera e propria endometriosi.

Ecco qua, ci mancava pure questa mi son detta.

Oltre questo, mi ha spiegato che cure non esistono se non l’asportazione dell’utero che ovviamente, mi ha sconsigliato per l’età e che è operabile per ridurre lo spessore ma non del tutto al 100%. Si può quindi migliorare la qualità della vita assumendo pillole combinate e integratori – in quanto a dolori.
 
Non nascondo che per me, come altre milioni di donne è difficile.

Per questo dico e ripeterò sempre: l’importanza di affidarsi a degli esperti è tutto; non credete al primo ginecologo che vi capita, che magari si finge pure esperto; fatevi consigliare, informatevi il più possibile e non perdete tempo inutilmente.

Se avete dei dubbi, imparate a fare loro mille domande, fidatevi del vostro intuito e non abbiate paura di sentirvi in imbarazzo o troppo “lamentose”, loro sono lì per questo. E se sono davvero esperti, oltre che persone umanamente disponibili, vi aiuteranno.

Svegliarmi e non sapere come andrà la giornata.
Se riuscirò ad alzarmi ed andare a lavorare.
Se non mi capiteranno fitte improvvise mentre sto facendo una semplice passeggiata.
Se mi ritroverò una pancia immensa dopo aver mangiato una pizza con gli amici.
Se sentirò quella nausea arrivare piano e il mal di testa che durerà tutta la giornata.

Ci sono delle giornate che dobbiamo affrontare tutto questo, e oltre.

Quello che senti è solo dolore e l’unico modo per liberarsene è addormentarsi con una borsa dell’acqua calda che ti brucia la pancia.

Non è autocommiserazione.

E’ informazione.

E' quello che dobbiamo combattere ogni giorno, facendolo con il nostro corpo e con gli altri, ricordandoci sempre che la lotta inizia sempre con un sorriso devastante!
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